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giovedì 15 novembre 2007

Solfuri - Argentite

ARGENTITE
Ag2S


Sistema: Cubico
Durezza: 2-2,5
Densità: 7,2-7,36
Sfaldatura: Imperfetta
Frattura: Concoide irregolare
Colore: da Grigio a nero
Colore polvere: Grigio
Lucentezza: Metallica

L’argentite è chimicamente costituita da solfuro d’argento, di solito allo stato puro, solo occasionalmente il minerale contiene piccole quantità di selenio. I cristalli sono in genere ottaedrici o cubici, frequentemente distorti e irregolari, oppure raggruppati a formare aggregati arborescenti o filiformi. L’argentite si trova anche massiva o in sottili lamelle. Di colore grigio piombo nerastro, questo minerale è opaco, con una lucentezza metallica viva sulle superfici di recente frattura. Da un punto di vista strettamente scientifico, il nome argentite andrebbe applicato solamente al solfuro d’argento cubico, il quale si deposita a una temperatura superiore a 173°C, al di sotto di essa, la struttura del solfuro d’argento diventa stabilmente monoclina e il minerale prende allora il nome di acantite, pur conservando le originali forme cubiche od ottaedriche.

Caratteri diagnostici: L’argentite è tenera ma molto pesante; se è in cristalli può venire confusa con la galena, dalla quale, tuttavia, si distingue per il fatto di essere praticamente senza sfaldature, malleabile e settile.

Origine: L’argentite è un minerale caratteristico di giacimenti a vene idrotermali di bassa temperatura; è associata alla galena argentifera, ad argento vivo, a vari argenti rossi (come piragirite e proustite), ad altri solfuri di argento, a calcopirite, sfalerite, calcite e quarzo.

Giacimenti e Usi: L’argentite è stata ritrovata in passato nelle miniere cagliaritane del Sarrabus. Splendidi cristalli provenivano in passato dalla Germania e dalla Boemia. Attualmente buoni esemplari sono reperibili in varie miniere americane dal Messico, al Canada, dagli Stati Uniti al Cile. I tipici cristalli di acantite sono invece assai più rari; talvolta, insieme a cristalli prismatici dalla forma più rozza, si possono rivenire nelle miniere già citate.
L’argentite è frequentemente disseminata sotto forma di minutissime lamelle, invisibili a occhio nudo, nella cosiddetta “galena argentifera”, principale fonte di estrazione industriale dell’argento.

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